Quaranta anni fa moriva Italo Calvino (1923-1985), mentre era impegnato a completare un ciclo di incontri che avrebbe tenuto negli Stati Uniti, all’Università di Harvard. Sulla scrivania lasciava il dattiloscritto di sei lezioni sui valori della letteratura e un titolo provvisorio: Six memos for the next millennium. Pubblicate postume, le Lezioni americane sono considerate da allora una sorta di testamento ideale destinato agli uomini del Duemila. A distanza di anni sentiamo ancora più viva la sua eredità e necessario il suo insegnamento, che non si limita all’ambito letterario. Se un classico – secondo una celebre definizione che gli appartiene – è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire, i romanzi e i racconti di Calvino ci appaiono oggi più attuali che mai perché affrontano gli stessi temi che sono al centro del dibattito contemporaneo: l’inquinamento dell’ambiente, il cambiamento climatico e la rottura dell’equilibrio dell’uomo con la natura. Argomenti che appassionano e preoccupano tutti noi, ma che Calvino ha saputo prevedere con largo anticipo, molto prima che si paventasse la sesta estinzione di massa e che venisse coniato il termine Antropocene.
Se ne parlerà col prof. Enrico Farina, nel secondo incontro dei Martedì della Letteratura, il 2 dicembre prossimo, dalle ore 14.30.
Farina Enrico
Docente