«E così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.»
Il tema dell’incontro è “il sogno americano” visto attraverso il romanzo di Francis Scott Fitzgerald “The Great Gatsby” (1925). Il romanzo è un affresco malinconico e critico di un’epoca, che svela come la ricerca di un sogno illusorio, anche se alimentato dalla speranza, porti inevitabilmente alla tragedia e alla disillusione e sottolinea la futilità di inseguire un passato ormai irrecuperabile.
Gatsby si può considerare come un “eroe romantico” nella sua accezione più lata e più profonda. Egli è infatti un personaggio destinato alla sconfitta, appare inadeguato al gretto mondo che lo circonda. È però proprio qui che risiede la sua grandezza: Gatsby infatti vive solo per un sogno, un sogno chiamato Daisy, un amore dal sapore universale ed esistenziale che lo porterà all’autodistruzione.
Negli anni venti del secolo scorso l’agiatezza economica di una società edonistica e ricca sembra preannunciare il crollo di ideali e valori. Il romanzo anticipa così la grande crisi del ’29 dimostrando che Fitzgerald è stato davvero uno scrittore anticipatore del futuro.
Panelli Paola
Docente